Tratto autostradale a rischio inondazione, dirigenti Anas condannati

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Con la sentenza n. 162/2024 della Corte dei Conti,  Sezione Giurisdizionale per la Calabria, è stata accolta la domanda formulata dalla Procura, guidata dal Procuratore Romeo Palma e rappresentata in giudizio dal Sostituto Procuratore Maria Gabriella Dodaro, con cui sono stati condannati dirigenti e funzionari di Anas spa al risarcimento del danno nella misura complessiva di euro 7.870.00,00 (sette milioni e ottocento settantamila).
In particolare, il Collegio ha ritenuto che i progettisti (che avevano già definito precedentemente il giudizio con rito abbreviato ed erano già stati condannati a pagare l’importo di euro 366.000), i RUP ed il direttore dei lavori siano da ritenersi responsabili per il danno generato dall’omessa ed insufficiente valutazione del rischio idraulico dell’area in cui si trova il tratto autostradale Mileto/ Rosarno; omissione che ha condotto alla realizzazione di un tratto autostradale soggetto al rischio di inondazione da parte del sottostante fiume Mesima.
L’insufficiente valutazione del rischio idraulico è peraltro stata evidenziata e comprovata  dall’omessa acquisizione del necessario parere da parte dell’Autorita di Bacino Regionale.
La Corte dei Conti, con la predetta sentenza n. 162/2024, ha ritenuto il direttore dei lavori ed il direttore operativo gravemente responsabili anche per il mancato controllo dei conglomerati bituminosi utilizzati per asfaltare l’area autostradale in questione, oggi percorribile a causa della scarsa qualità del materiale bituminoso utilizzato alla velocità di soli 80 Km/h.
Nello specifico, all’esito dell’espletamento di una consulenza tecnica, è emerso che gli strati del conglomerato bituminoso utilizzato per asfaltare l’area non sono qualitativamente conformi a quanto richiesto dalla normativa di settore e previsto nel contratto con l’appaltatore e che, in particolare, “per il tappeto d’usura drenante sono state riscontrate difformità in termini fisici per problematiche riguardanti spessore (in media del 30%), aderenza trasversale (in media del 18%), regolarità superficiale (in media dell’1%) e drenaggio (in media del 46%)”.

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